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Una serata musicale dedicata a Edith Piaf

Sabato 23 luglio 2016 per Le Notti delle Sementerie alle ore 22 concerto PREMIERE ETUDE SUR PIAF: Clelia Cicero - voce , Corrado Caruana -  chitarra manouche, Enzo Frassi - contrabbasso.  

Il 19 dicembre 1915 a Parigi nasceva Edith Piaf,colei che sarebbe diventata –e sarebbe rimasta– la cantante francese più celebre nel mondo, e l’interprete della canzone francese più famosa di sempre: La vie en rose. 
Sono passati 100 anni, ma questi due primati restano, e, non solo in Francia, Edith Piaf è un’istituzione. 
Marlene Dietrich, intima amica dell’artista, disse: “Se Parigi dovesse cambiare nome, si chiamerebbe Piaf...”

Clelia Cicero, attrice e cantante, Corrado Caruana, chitarrista, ed Enzo Frassi al contrabbasso riarrangiano i brani della Piaf nello stile manouche-swing rendendo le immortali canzoni della più grande cantante francese, già meravigliose nella loro composizione originale, graffianti e coinvolgenti. La semplicità dei tre strumenti,chitarra manouche,voce e contrabbasso,riportale canzoni a quell’essenza che restituisce l’esibizione “da strada”. Come faceva Edith, che si presentava e stupiva i passanti attraverso il solo strumento della sua voce. Clelia Cicero ha cantato Piaf in Italia, negli Stati Uniti, in Argentina, in Svizzera e nella tanto temuta Francia dove l’artista è ancora amatissima.

L’attrice-cantante parmigiana prima di portare in scena la «sua» Edith Piaf, ha «rivissuto» la vita della cantante francese ripercorrendo personalmente per anni le strade e respirando l’aria parigina di Edith che nacque il 19 dicembre del 1915 a Belleville. 
Clelia Cicero la racconta così: «Per anni Edith ha cantato sui marciapiedi di Parigi per qualche spicciolo, accompagnata solo dal rumore della città. Poi qualcuno le ha prestato ascolto, pare proprio mentre cantava la Marsigliese come narrano le leggende dell’icona francese, e la sua voce ha finalmente incontrato la Musica. Quando penso a lei, vedo una voce, la sua voce, un fascio di luce rossa che taglia l'aria spazzando via quello che non serve. Penso all'essenza. All'anima. Eppure lei era così piccola, ed era sempre stata così fragile... Sia quando tremava per il freddo nelle strade di Parigi, sia quando cantava sul palco del Carnegie Hall a New York. Forse proprio per queste caratteristiche magnetiche, mi sono appassionata a questo personaggio, tenero ma anche feroce, così lontano dal mio tempo e così vicino al mio cuore. Edith Piaf non è solo una straordinaria voce legata ad un'epoca che mi piace ricordare con gli occhi trasognati. Spesso mi ritorna all’orecchio l’eco de “La vie en rose”, la canzone degli anni delle grandi speranze dopo il nazismo. Lei rappresenta anche la straordinaria forza comunicativa che il canto possiede, soprattutto quando è filtrato da un'anima capace di profondi sentimenti. Edith traduceva emozioni, interpretava e soprattutto raccontava storie di vita nelle quali sapeva entrare come protagonista incisiva e sensibile. Molto altro hanno detto e conosciuto di lei i più grandi artisti del suo tempo che erano al suo fianco e l'hanno amata: Jean Cocteau, Charles Aznavour, Marlene Dietrich e tanti altri».

Clelia Cicero ha portato lo spettacolo, «Première Etude sur Piaf», in giro per il mondo: dall’ Italia, all’ Argentina, dalla Svizzera (tv e teatro) agli Stati Uniti. E anche in Francia: «Certamente, quella di esibirmi in territorio francese è stata un’esperienza particolarissima. Io che canto Edith proprio dove lei ha raggiunto la gloria: l’ho fatto con il cuore a mille… ma l’entusiasmo degli applausi francesi mi ha davvero commossa». 


- Un piccolo baretto e cucina per ristorarsi a prezzi popolari
- Ingresso 5 euro (tessera associativa compresa)
- Per associarsi: www.sementerieartistiche.it 


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