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Rock Insight. Lezioni di rock e dintorni: musica e misticismo

Sabato 21 ottobre, alle h 17.00 presso il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna (Strada Maggiore 34) si svolge l'incontro "Musica e Misticismo". 

L'appuntamento rientra nel ciclo di incontri Rock Insight. Lezioni di rock e dintorni condotti dal critico musicale, presentatore radiofonico e musicista Valerio Corzani nell'ambito della rassegna #novecento i musicisti raccontano i musicisti: narrazioni musicali in cui i musicisti in prima persona raccontano la loro arte, traendo ispirazione dagli anniversari musicali dell'anno in corso.
Prendendo spunto - per affinità o antitesi - da una serie di temi nevralgici dell'immaginario e della storia del rock, Rock Insight. Lezioni di rock e dintorni  accompagna il pubblico alla scoperta di un percorso sorprendente che sovrappone escursioni cronologiche, analisi musicologiche, accenni alla tecnica strumentale e a quella produttiva. Il tutto mantenendo ben saldo lo zoom sul profilo dei musicisti e sul tema che li lega ed esplorando traiettorie che riportano puntualmente il pubblico ad una serie di anniversari. Nel settimo anno degli ultimi quattro decenni del secolo scorso - 1967, 1977, 1987, 1997 – succedevano infatti cose molto importanti che hanno segnato, illuminato e fatto deflagrare la storia del rock.

L'incontro di sabato 21 ottobre è dedicato al tema esotismo e carisma scenico raccontato attraverso il disco di Bob Marley & the Wailers  "Exodus", uscito nel 1977, e il trip indiano dei Beatles, datato 1967.
La svolta rastafari di Bob Marley è stata una scelta di vita, integrale, rigorosa e mai rinnegata che ha fortemente influenzato l'apparato testuale delle canzoni del grande artista giamaicano ed ha avuto risvolti strettamente musicali meno evidenti. 
Diverso il caso dei Beatles, il cui afflato mistico si è rivelato avere una scadenza (fatta salva la perdurante attenzione per questi temi da parte di George Harrison), ma anche un immediato riscontro nelle scelte musicali (in primis in quelle strumentali). Il sitar che caratterizzava l'atmosfera della traccia che apriva il lato B dell'album più influente della storia del pop (“Sgt. Pepper Lonely Hearts Club Band”) è stato solo la punta di diamante di un “movimento” che guardava all'India e al suo corredo mistico con curiosità famelica, quand'anche un po' ingenua. 
Dieci anni più tardi invece l'album “Exodus” coronava il percorso discografico di Bob Marley certificando la voglia di “altrove” del musicista caraibico. Marley viveva a Londra in quel periodo, ma la sua “bussola” emozionale e identitaria aveva il magnete puntato molto più a sud: ovvero all'Etiopia di Haile Selassié, alla Terra promessa nella terra degli avi, l'Africa orientale. 


 


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