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Pasolini e la pittura: da Longhi ad Arcangeli, da Romanino a Guttuso

Mercoledì 2 marzo per "I Mercoledì di S. Cristina - Incontri con l'arte 2022" l'incontro "Pasolini e la pittura: da Longhi ad Arcangeli, da Romanino a Guttuso". Conferenza di Tommaso Mozzati (Università di Perugia),  coordina Andrea Bacchi.

Il rapporto di Pasolini con le arti antiche e con quelle del suo tempo – dalla pittura alla scultura, dal disegno alla performance – si è tradotto in un’intensa partecipazione al dibattito intellettuale, caratterizzandosi per una solida coerenza critica, per predilezioni durevoli oltre che per una ficcante attività ermeneutica, affidata a elzeviri o corsivi, a recensioni e a premesse di cataloghi.

Lo scrittore si era del resto formato, all’Università di Bologna, frequentando i corsi di Roberto Longhi, intenti allora ai fatti di Masolino e di Masaccio: una vera e propria “rivelazione”, stando ai ricordi del poeta raccolti nel 1974, che col passare del tempo sarebbe maturata in un discepolato fedele, coltivato negli anni.

In occasione dei cento anni dalla nascita, la conferenza si propone di ricostruire proprio queste attenzioni e queste curiosità di Pasolini, collocandole nel più ampio contesto ad esse coevo: oltre alla figura autorevole di Longhi, vi si questioneranno dunque comprimari di primo piano, da Renato Guttuso a Francesco Arcangeli, da Giuliano Briganti a Anna Salvatore, insieme guardando a artisti come Renzo Vespignani, Piero della Francesca e Romanino.
 


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