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Nazra Palestine Short film Festival a Bologna

Seconda edizione del NAZRA Palestine Short Film Festival, festival itinerante di cortometraggi che parlano di Palestina. Dal 20 al 23 novembre, NAZRA torna a Bologna con una straordinaria selezione di corti internazionali, dopo aver toccato numerose città italiane e palestinesi.

Il programma sarà distribuito in diversi spazi, sempre a INGRESSO GRATUITO:

+ Cineclub Bellinzona Bologna, martedì 20, ore 20.30
+ Casabugs, mercoledì 21, ore 20.30
+ Amici della Terra Granarolo dell'Emilia, mercoledì 21, ore 20.30
+ Università, Aula I, via Zamboni 38, giovedì 22, ore 17
+ Cinema Perla Bologna, venerdì 23, ore 20.30

Il festival è promosso da RESTIAMO UMANI con Vik, EcoleCinema, Centro Italiano Di Scambio Culturale-VIK.
La tappa di Bologna è organizzata da Assopace Palestina Bologna, Universitari Contro L'Apartheid Israeliana - Bologna, Cineclub Bellinzona, CasaBugs, Cinema Perla, Amici della Terra di Granarolo.
Grazie per la collaborazione a Libreria modo infoshop.


I 18 film selezionati dagli esperti del festival sono stati valutati dalla giuria internazionale composta da Paola Caridi (giornalista), Maria Cuffaro (giornalista), Wasim Dahmash (docente di lingua e letteratura araba), Sahera Dirbas (regista), , Fatena al-Ghorra (scrittrice e poetessa), Valerio Mastandrea (attore), Monica Maurer (giornalista e regista), Dina Naser (regista), Amer Shomali (artista), Alessandro Tiberi (attore).

Tre i premi assegnati nelle relative sezioni :
- Fiction : "Bonbonè" di Rakan Mayasi
- Documentario : "The Foreigner" di Natalie Jubeh
- Sperimentale : "Memory of the Land" di Samira Badran

Da segnalare inoltre le due menzioni speciali :
- "Gender Look" : Bonbonè di Rakan Mayasi
- "Press Look" : "Gaza" di C. Bover Martinez e G. Pérez del Campo.

Ed il Premio Vittorio Arrigoni "Solidarity Look", assegnato alla "La piscina di Gaza" di Luca Galassi.


Martedì 20 novembre, ore 20.30
Cineclub Bellinzona, via Bellinzona 6
+ Bonboné di Rakan Mayasi (Palestina-Libano 2017)
Secondo le più recenti statistiche una settantina di bimbi sono nati grazie al contrabbando di sperma da parte di coppie palestinesi, in cui il marito è rinchiuso in carcere...
+ La piscina di Gaza di Luca Galassi (Italia 2016)
Amjed è un istruttore di nuoto a Gaza. Ha affittato degli escavatori e costruito una piscina sulla spiaggia con le macerie delle case bombardate, per consentire ai bambini di imparare a nuotare.
+ Lighthouse di Itay Akira (Palestina-Israele 2015)
La resistenza è farsi la barba, condividere il viaggio con un ebreo ashkenazita e, finalmente, poter denunciare le proprie fatiche, il proprio sentire, perché in tutto ciò ci si possa ritrovare.
+ Ahmad and Deeb di Marah Zuobi (Palestina 2016)
Attraverso il ricordo del nonno Ahmad alla ricerca del fratello Deeb, disperso al confine con il Libano durante la Nakba, la protagonista riflettere sulla propria identità.
+ The foreigner di Natalie Al-Jubeh (Palestina 2017)
Don Hutchison è un americano che vive da 50 anni in Palestina: attraverso le sue parole, l’amore per una terra che ha abbracciato fino a farla propria.
+ Two personalities in one di Juman Daraghmeh (Palestina 2018)
Una ragazza di fronte all’ambiguità della propria identità e dei propri desideri, tra adesione al modello sociale in cui vive e aspirazione ad altro.
+ Gaza di Carles Bover Martínez e Julio Pérez del Campo (Spagna 2017)
Presa diretta su Gaza, dall’interno della città, dopo i bombardamenti israeliani: i racconti, le devastazioni, il terrore negli occhi dei bambini.
+ And an image was born di Firaz Khoury (Palestina 2017)
Il papà racconta alla bambina la storia del “Mostro”: tra primi piani della piccola e animazioni in bianco e nero, un’allegoria della storia palestinese.

Mercoledì 21 novembre, ore 20.30
CasaBugs, via del Giglio 12
+ Congratulations for the new wall paint di Wisam Al-Jafari (Palestina 2016)
Un muro bianco attira le bombolette dei giovani che passano di lì. Se poi siamo in un campo profughi in Palestina, cosa mai può essere scritto a dispetto del proprietario?
+ From beneath the earth di Sami Alalul (Palestina 2017)
Alcuni tra i più famosi cantanti palestinesi raccontano di sé e di cosa significhi essere artisti in una terra come la Palestina.
+ Memory of the land di Samra Badran (Palestina-Spagna 2017)
Un corto di animazione che interpreta in modo originale e ossesssivo uno dei luoghi di maggiore costrizione dei cittadini palestinesi, il checkpoint.
+ Juthour di Claudia Rivera Eltit (Cile-Spagna-Palestina 2017)
Un gruppo di cileni di origine palestinese compie un viaggio nella terra degli avi, per scoprire le condizioni in cui versa oggi quella terra.
+ The parrot di Darin J.Sallam, Amjad Al-Rasheed (Giordania-Germania 2016)
Una famiglia ebrea entra in una casa lasciata dai palestinesi dopo la Nakba: è rimasto solo un pappagallo, e la sua presenza farà scaturire situazioni irresistibili.

Mercoledì 21 novembre, ore 20.30
Sala Biblioteca – Borgo dei Servizi, via San Donato 74, Granarolo dell’Emilia
+ In the land of oranges di Nadir Mauge (Palestina 2015)
Due anziane sorelle rievocano la loro gioventù a Jaffa prima della Nakba, ripercorrendo la storia della Palestina e quella personale.
+ Juthour di Claudia Rivera Eltit (Cile-Spagna-Palestina 2017)
Un gruppo di cileni di origine palestinese compie un viaggio nella terra degli avi, per scoprire le condizioni in cui versa oggi quella terra.
+ The foreigner di Natalie Al-Jubeh (Palestina 2017)
Don Hutchison è un americano che vive da 50 anni in Palestina: attraverso le sue parole, l’amore per una terra che ha abbracciato fino a farla propria.
+ La piscina di Gaza di Luca Galassi (Italia 2016)
Amjed è un istruttore di nuoto a Gaza. Ha affittato degli escavatori e costruito una piscina sulla spiaggia con le macerie delle case bombardate, per consentire ai bambini di imparare a nuotare.

Giovedì 22 novembre, ore 17
Aula I, via Zamboni 38
+ Gaza di Carles Bover Martínez e Julio Pérez del Campo (Spagna 2017)
Presa diretta su Gaza, dall’interno della città, dopo i bombardamenti israeliani: i racconti, le devastazioni, il terrore negli occhi dei bambini.
+ Bonboné di Rakan Mayasi (Palestina-Libano 2017)
Secondo le più recenti statistiche una settantina di bimbi sono nati grazie al contrabbando di sperma da parte di coppie palestinesi, in cui il marito è rinchiuso in carcere...
+ Memory of the land di Samra Badran (Palestina-Spagna 2017)
Un corto di animazione che interpreta in modo originale e ossesssivo uno dei luoghi di maggiore costrizione dei cittadini palestinesi, il checkpoint.

Venerdì 23 novembre, ore 20.30
Cinema Perla, via San Donato 38
+ The parrot di Darin J.Sallam, Amjad Al-Rasheed (Giordania-Germania 2016)
Una famiglia ebrea entra in una casa lasciata dai palestinesi dopo la Nakba: è rimasto solo un pappagallo, e la sua presenza farà scaturire situazioni irresistibili.
+ Breaking news di Ismahane Lahmar (Palestina 2017)
Un pub e un uomo che balla sulle “breaking news” di una televisione. E intanto il cantante palestinese Mohammad Assaf vince “Arab Idol”...
+ Farawla di Aida Kaadan (Palestina 2017)
Un uomo di Ramallah vuole andare a Jaffa per vedere il mare, ma l’auto è rotta e il viaggio non è semplice. Qualcuno si propone di accompagnarlo...
+ In the land of oranges di Nadir Mauge (Palestina 2015)
Due anziane sorelle rievocano la loro gioventù a Jaffa prima della Nakba, ripercorrendo la storia della Palestina e quella personale.
+ Memory of the land di Samra Badran (Palestina-Spagna 2017)
Un corto di animazione che interpreta in modo originale e ossesssivo uno dei luoghi di maggiore costrizione dei cittadini palestinesi, il checkpoint.
+ A drowning man di Mahdi Fleifel (Danimarca-Gran Bretagna-Grecia 2017)
Un profugo palestinese ad Atene: le difficoltà, le avversità, gli espedienti per poter sopravvivere scendendo sempre più in fondo.
+ Salam di Claire Fowlere (Usa-Gran Bretagna 2018)
Una giovane tassista palestinese a New York, mentre arrivano le notizie dei bombardamenti in Siria, dove sta la famiglia.


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