Eventi

Le mostre di novembre da non perdere

I Surrealisti, l'arte messicana, Van Gogh Experience e altri appuntamenti nei palazzi, nelle gallerie e nei musei della città

Bellissime mostre in città! Novembre è un mese 'vivace' per la cultura: sono diversi gli appuntamenti culturali da non perdere: oltre alle recenti aperture delle due mostre a Palazzo Albergati e a Palazzo Fava, sono tante altre le occasioni da non lasciarsi sfuggire.

Ecco le mostre di novembre da non perdere: 

1. Duchamp, Magritte, Dalì - I Rivoluzionari del '900": la mostra

Dal 16 ottobre 2017 all’11 febbraio 2018, Palazzo Albergati di Bologna ospita una grande anteprima internazionale, una straordinaria mostra dedicata a quei nomi del mondo dell’arte che hanno rivoluzionato il Novecento. Oltre duecento opere, tutte provenienti dall’Israel Museum di Gerusalemme.“

2. "Mexico - la mostra sospesa - Orozco Rivera e Siqueiros" è arrivata per la prima volta in Europa a Palazzo Fava

La famosa Exposición Pendiente, che non vide mai la luce a causa del colpo di stato di Pinochet, raccoglie 68 opere dei tre artisti messicani più famosi del movimento muralista: José Clemente Orozco, David Alfaro Siqueiros, Diego Rivera, i cui lavori sono riconosciuti patrimonio nazionale messicano per il loro alto valore artistico e per i loro contenuti sociali.

3. "Metodo Simoncini. Ricerca di un'estetica dell'insieme", fino al 12 novembre 2017 al Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123. 
La mostra è dedicata a Francesco Simoncini, grande innovatore nel campo del design di caratteri tipografici, creatore di celebri font che sono passati sotto gli occhi di milioni di lettori per oltre quarant'anni e sono tuttora apprezzati in tutto il mondo: dal Garamond Simoncini, utilizzato dalla Einaudi e divenuto un carattere iconico nell'editoria italiana al Delia, progettato per gli elenchi telefonici.

L'esposizione è stata ideata da "Griffo, La Grande Festa delle Lettere", progetto multidisciplinare che narra e celebra la storia dell’inventore bolognese e delle lettere, strumento prezioso che ci accompagna ogni giorno.
"Metodo Simoncini" delinea la vicenda imprenditoriale e la carica innovativa espresse da Francesco Simoncini (1912-1975), dal 1954 Amministratore unico delle Officine Simoncini, azienda fondata da suo padre nel 1953 a Bologna, poi trasferitasi in un grande stabilimento a Rastignano, destinata ad affermarsi come una delle realtà più all'avanguardia del settore della progettazione e produzione di matrici per macchine Linotype. 
 
4. "Luigi Crespi ritrattista nell'età di Papa Lambertini", fino al 3 dicembre 2017 al Museo Davia Bargellini - Strada Maggiore 44. I Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con il Dipartimento delle Arti - Alma Mater Studiorum Università di Bologna, promuovono la mostra “Luigi Crespi ritrattista nell'età di papa Lambertini”, la prima dedicata all'artista, letterato e mercante d'arte (1708-1779), figlio del celebre pittore Giuseppe Maria detto lo Spagnolo (1665-1747).

L'esposizione, a cura di Mark Gregory D'Apuzzo e Irene Graziani, intende tributare un dovuto omaggio a questa poliedrica figura fra le più interessanti del panorama artistico e letterario del Settecento bolognese, in relazione al clima di rinnovamento culturale favorito dall'illuminata opera pastorale del cardinale Prospero Lambertini (1731-1754). In stretti rapporti con Giuseppe Maria Crespi, l'ecclesiastico fu un fervido sostenitore del figlio secondogenito Luigi, del quale sostenne la carriera clericale nominandolo segretario generale della visita della città e della diocesi, canonico della collegiata di Santa Maria Maggiore ed infine, dopo l'elezione al soglio pontificio con il nome di Benedetto XIV (1740-1758), suo cappellano segreto. 

Allestita nelle splendide sale ambientate del Museo Davia Bargellini, la mostra presenta il nucleo più significativo di dipinti di Luigi Crespi qui conservati, in dialogo con altre sue opere provenienti dalle Collezioni Comunali d'Arte e prestiti di altre importanti istituzioni museali cittadine e collezionisti privati, in un percorso antologico articolato in sette sezioni tematiche che, per la prima volta, consente di ricostruire le fasi più rilevanti della sua vicenda artistica.

5. "1143: la croce ritrovata di Santa Maria Maggiore", fino al 7 gennaio 2018 al Museo Medievale - via Manzoni 4

La mostra, realizzata dai Musei Civici d'Arte Antica in collaborazione con l'Arcidiocesi di Bologna, è dedicata alla croce di Santa Maria Maggiore, ritrovata nell'ottobre 2013 durante i lavori di pavimentazione del portico della chiesa. L'esposizione, curata da Massimo Medica, nasce dall'occasione di esporre per la prima volta al pubblico la croce viaria a seguito del restauro eseguito da Giovanni Giannelli (Laboratorio di restauro Ottorino Nonfarmale S.r.l.).

L'opera rientra nella tipologia di croci poste su colonne, che venivano collocate nei punti focali della città, a segnalare spazi sacri come chiese e cimiteri o di particolare aggregazione come i trivi o i crocicchi e le piazze. Stando alla tradizione, tale uso si diffuse già in epoca tardoantica a partire dalle “leggendarie” quattro croci poste a protezione della città retratta romana da sant'Ambrogio o da san Petronio e oggi conservate nella basilica petroniana. 

6. "Anime. Di luogo in luogo. Christian Boltanski", fino al 12 novembre 2017 al MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14. "Anime. Di luogo in luogo" è la più ampia mostra antologica dedicata al grande artista francese Christian Boltanski mai organizzata in Italia.
Il percorso espositivo presenta 25 opere, tra installazioni e video, selezionate tra le produzioni più significative realizzate nel corso degli ultimi trent’anni di lavoro dell'artista, tra cui due lavori esposti per la prima volta in Europa: "Volver" e "Animitas" (blanc). 
Attraverso un allestimento di intenso coinvolgimento emotivo, Boltanski immagina l'architettura del museo come una cattedrale ricomponendone gli spazi espositivi in una navata centrale e due laterali, a disegnare un’ambientazione immersiva in cui la luce assume il ruolo di materia d’arte. Tutte le sale sono infatti completamente avvolte in una semi-oscurità rischiarata unicamente da piccole fonti di luce, con l’effetto di accentuare la dimensione evocativa del suo lavoro.
Posto al centro di un’esperienza percettiva totalizzante, lo spettatore è chiamato a porsi come soggetto attivo ed empatico nella narrazione delle tematiche che ricorrono ossessivamente nel percorso di ricerca di Boltanski: la compresenza di vita e morte nell'orizzonte dell'esistenza umana, la riattivazione della memoria attraverso il valore simbolico di oggetti effimeri, la sfida fallimentare contro l'ineluttabilità dell'oblio, il concetto di tempo come fine inesorabile di uno scorrere decadente, la testimonianza come mezzo di riparazione dell'assente.

7. "Van Gogh Alive Experience": negli spazi della ex-Chiesa San Mattia“: prorogata fino la 6 novembre. 

La grande mostra multimediale "Van Gogh Alive – The Experience" dedicata al grande pittore olandese (Zundert, 30 marzo 1853 – Auvers-sur-Oise, 29 luglio 1890) visto il grande successo riscosso è stata prolungata fino a metà novembre“


 


Si parla di