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Libertà dalla solitudine e dalla sofferenza

La solitudine uccide: il rischio di morte prematura aumenta del 50% per le persone lasciate sole. Secondo i ricercatori, si sta diffondendo nel mondo occidentale una vera e propria epidemia di solitudine che colpisce in particolar modo gli anziani, ma inizia a interessare anche i bambini. Sono molti ormai gli studi che confermano quanto la solitudine possa aumentare il rischio di malattie gravi e peggiorare il recupero da patologie.
Della solitudine nociva, però, si può liberarsi, elevando la coscienza oltre gli stati emotivi “disecologici” che non fanno ontologicamente parte dell’essere umano, la cui essenza, secondo lo yoga, è sat-cit-ananda (immortalità, consapevolezza, beatitudine).
A spiegare come allontanare dal campo coscienziale ciò che fa soffrire in modo non utile, sarà Marco Ferrini, filosofo e guida spirituale, autore di oltre un migliaio di pubblicazioni di psicologia e spiritualità dello yoga, durante il seminario formativo di due giorni che si terrà alle porte di Bologna sabato 9 e domenica 10 dicembre (presso il Zanhotel & Meeting Centergross, a Bentivoglio in via Saliceto 8).
L’evento, organizzato dal Centro Studi Bhaktivedanta, associazione no profit e di promozione sociale dedita alla ricerca e alla diffusione delle scienze tradizionali dell’India fondata dallo stesso Ferrini oltre vent’anni fa, si intitola “Libertà dalla solitudine e dalla sofferenza”.
«La libertà da solitudine e sofferenza – anticipa Marco Ferrini - non è qualcosa che ci cade addosso: la sperimentiamo e la costruiamo con il nostro atteggiamento e comportamento nella vita quotidiana, imparando a relazionarci agli altri nella modalità dell'amore e vivendolo come pratica di vita».


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