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"Inferno. Esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia di Dante"

Cominciare da Dante. Ricominciare da Dante. Far risuonare le sue parole con la voce di Chiara Guidi, impegnata da tempo in una personale ricerca della fonè come corpo, come materia plasmabile, come strumento capace di evocazione, di ridare suono fisico e di riscoprire il significato più intimo delle parole pronunciate. Per Dante, la voce umana (di Chiara Guidi) e la voce strumentale (del violoncello di Francesco Guerri) si intrecciano e si confrontano dando corpo agli episodi del viaggio infernale e ai suoi personaggi, sfruttando con virtuosistica perizia sfumature, modulazioni e timbri vocali prontamenti riecheggiati da cacofonie, pizzicati e accordi del violoncello. Un nuovo viaggio che gli spettatori – anzi, gli ascoltatori – sono invitati a ripercorrere attraverso cinque canti della prima cantica della Divina Commedia: il canto iniziale, il canto V (Paolo e Francesca), il canto XXVI (Ulisse), il canto XXXIII (Ugolino) e il canto XXXIV (Lucifero).

"Le parole di Dante non hanno bisogno del suono della voce, né, tantomeno, di un violoncello. Ogni suono che le accompagna è dunque perdente, perché sui versi di Dante non si possono scrivere partiture.
Da qui, la decisione dell’esercizio e, canto dopo canto, di mettere alla prova il violoncello e la voce umana al cospetto di queste parole.
E’ nostra intenzione attraversare tutte le cantiche. Abbiamo incominciato con l’Inferno e in poco più di due anni abbiamo realizzati sette canti. Ci attende, dunque, un grande lavoro. Ci servirà tempo e quel tempo sarà la nostra scuola."

(Chiara Guidi e Francesco Guerri)


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