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"Guido Reni e i Carracci" a Palazzo Fava

Fino al 13 marzo 2016 Palazzo Fava ospita oltre trenta capolavori dei maestri emiliani, tutti provenienti dalla Sala bolognese della Pinacoteca Capitolina, all’interno dei Musei Capitolini di Roma, tra cui alcuni mirabili esempi della produzione finale di Guido Reni.

Un’occasione unica per ammirare l’accostamento fra le opere esposte e il ciclo di affreschi di Annibale, Agostino e Ludovico Carracci, che corrono lungo le pareti del Palazzo. 

Guido Reni, Annibale e Ludovico Carracci, Domenichino, Denis Calvaert, Sisto Badalocchio, Francesco Albani sono solo alcuni degli autori dei capolavori in esposizione. Maestri protagonisti di una stagione particolare – la fine del XVI e la prima metà del XVII secolo – che vide consolidarsi legami storici, politici, artistici tra Roma e Bologna.

La mostra, curata da Sergio Guarino, Storico dell’Arte della Pinacoteca Capitolina, è il primo frutto di un vasto progetto di ricerca in cui convergono sia le vicende di un accorto mecenatismo sia gli sviluppi del dibattito pittorico bolognese dei primi decenni del secolo XVII.

Realizzata con il Patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura, la mostra è promossa da Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Genus Bononiae. Musei nella Città e l’Assessorato Cultura e Sport di Roma, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

“Il folto gruppo dei dipinti bolognesi della Pinacoteca Capitolina – fondata alla metà del Settecento da papa Benedetto XIV Lambertini, originario della città emiliana – deriva principalmente dalla acquisizione della collezione del cardinale Giulio Sacchetti, presente a Bologna nel triennio 1637-1640 in qualità di Legato pontificio. Opere mai ritornate tutte insieme nella città dove erano state realizzate”, spiega il Sovrintendente Capitolino Claudio Parisi Presicce.

Fabio Roversi-Monaco, Presidente di Genus Bononiae. Musei nella Città e principale fautore dell’iniziativa, rivela: “L’eccezionale prestito dell’intero nucleo dei dipinti della Sala bolognese, che per la durata dei lavori di restauro della sala sarebbero stati sottratti al pubblico dei Musei Capitolini, consente di esporre a Bologna, negli ambienti carracceschi di Palazzo Fava, una selezione di quadri della scuola felsinea acquisiti a Bologna dal cardinale Giulio Sacchetti: un atteso ritorno”.


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