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Giornate FAI di Primavera, palazzi storici e luoghi straordinari a porte aperte: cosa visitare a Bologna

Sabato 24 e domenica 25 marzo sono 1.000 i luoghi straordinari da visitare di tutta Italia. Il FAI, Fondo Ambiente Italiano, apre le porte di palazzi storici e luoghi per due giorni anche a Bologna. 

Ecco i luoghi da visitare a Bologna durante le Giornate FAI di Primavera:

1. Spazio Carlo Scarpa

Il negozio Gavina è situato al piano terreno di un antico edificio a tre livelli, nel cuore del centro storico bolognese. Lo showroom si deve alla volontà di Dino Gavina, illuminato imprenditore bolognese che nel 1960 chiamò Carlo Scarpa a presiedere la Gavina SPA, conferendogli, nel contempo, l'incarico per la progettazione del nuovo locale di via Altabella. Portato a termine nel 1963, l'intervento di Scarpa costituisce, da oltre cinquant'anni, una delle più significative presenze del moderno nell'antico tessuto edilizio bolognese, sottolineata, all'esterno, dalla singolare facciata in cemento martellinato e, all'interno, da una originale ridefinizione della composizione spaziale. Scarpa attribuì grande rilievo alla varietà dei materiali impiegati ed ai particolari dell'apparato funzionale e decorativo.

NOTE PER LA VISITA Ingresso dedicato ai soli Iscritti FAI con possibilità di iscriversi in loco

ORARIO
Venerdì: 17:00 - 20:00 (ultimo ingresso 19:30)

Attenzione: in caso di grande affluenza gli ingressi potrebbero essere sospesi prima dell'orario di chiusura indicato

Via Altabella, 23

2. Monastero Benedettino di San Procolo

Uno dei più importanti complessi architettonici di Bologna, nonostante le profonde modifiche di adattamento alle diverse esigenze, conserva ancora la primitiva, austera ed armoniosa bellezza. Nell’XI secolo i monaci benedettini si insediarono presso l’antico luogo di culto dedicato a San Procolo creando uno dei più ricchi ed importanti monasteri di Bologna, soprattutto perché qui ebbe sede la prima Universitas degli scolari legisti. Sommi maestri del Diritto come Bulgaro e Martino, discepoli di Irnerio, vollero qui la loro sepoltura. Il monastero venne rinnovato alla metà del Cinquecento assumendo l’elegante e superbo aspetto rinascimentale. Dopo la soppressione napoleonica degli Ordini ecclesiastici venne trasformato in caserma della Repubblica Cisalpina nel 1796, poi subito riconvertito in Ospedale degli Esposti fino al 1860. E’ stato Ospedale della Maternità fino alla fine del xx secolo. Ora, restaurato e liberato da soffocanti superfetazioni, è pronto per una nuova vita.

Orario:

Sabato 10.00-17.00 (ultimo ingresso 16.30)

Domenica: 10:00 - 17:00 (ultimo ingresso 16:30)

Attenzione: in caso di grande affluenza gli ingressi potrebbero essere sospesi prima dell'orario di chiusura indicato

Contributo suggerito a partire da: € 3,00

via D'Azeglio, 56

3. Sede Confindustria Emilia

Sede di Confindustria Emilia Area Centro, già di Unindustria Bologna (1960 - 1964). Enzo Zacchiroli (Bologna, 1919-2010) ha realizzato questo edificio nel 1960-64.La zona è nel cuore del centro storico, dietro la sequenza dei palazzi di via Castiglione e al margine di quelli che un tempo erano gli orti dei domenicani. L'intenzione dell'architetto di evitare un intervento caratterizzato dalla semplice ambientazione con l'edilizia circostante è evidente, oltre che nell'uso di materiali diversi, nell'orientamento degli accessi e degli affacci. Le strutture sono in cemento armato, le murature sono in mattoni faccia a vista, le finestrature a nastro, cadenzate da lesene di rame, con infissi in legno. L'edificio è oggi la sede legale di Confindustria Emilia Area Centro, nata dalla fusione tra le associazioni confindustriali delle provincie di Bologna, Modena e Ferrara.

ORARIO
Sabato: 10:00 - 17:00 (ultimo ingresso 16:30)

Domenica: 10:00 - 17:00 (ultimo ingresso 16:30)

Attenzione: in caso di grande affluenza gli ingressi potrebbero essere sospesi prima dell'orario di chiusura indicato

NOTE PER LA VISITA
Ingresso dedicato ai soli Iscritti FAI con possibilità di iscriversi in loco

Contributo suggerito a partire da: € 3,00

Via San Domenico, 4

4. Liceo Scientifico Augusto Righi

I lavori di costruzione cominciarono nel 1937 e terminarono nel 1940. L’edificio risultava da un lato aderente ai principi estetici del Razionalismo e dell’architettura fascista, dall’altro doveva essere estremamente funzionale per lo svolgimento delle attività scolastiche. In particolare, dal punto di vista estetico risulta interessante notare come il progetto del Liceo Righi racchiuda in sé una serie di modelli di edifici coevi che prendevano forma in quegli anni, ma soprattutto che sia profondamente legato alle forme architettoniche che caratterizzavano le case littorie. In quanto edificio scolastico, invece, la progettazione e la realizzazione di questo Liceo d’avanguardia dovevano rispettare una sorta di valore pedagogico. Gli spazi, che fossero palestre o laboratori per il disegno, la fisica o la chimica, o semplicemente aule erano stati pensati e strutturati in modo da rendere le attività didattiche il più efficaci possibile.

ORARIO
Sabato: 14:00 - 17:00 (ultimo ingresso 16:30)

Domenica: 10:00 - 17:00 (ultimo ingresso 16:30)

Attenzione: in caso di grande affluenza gli ingressi potrebbero essere sospesi prima dell'orario di chiusura indicato

Contributo suggerito a partire da: € 3,00

Via Carlo Pepoli, 3

5. Sede storica della Scuola di Ingegneria ed Architettura

L’edificio, che si trova in viale Risorgimento, 2 appena all’esterno dei viali di circonvallazione, verso la collina, nei pressi di Porta Saragozza, è la sede storica della Scuola di Ingegneria e Architettura dell’Università di Bologna. La progettazione dell’edificio, costruito tra il 1933 ed il 1935, fu affidata all’arch. Giuseppe Vaccaro, dopo una selezione avvenuta con concorso ad inviti. Il complesso si presenta come uno dei maggiori esempi urbani dell’architettura del periodo, generalmente definita Razionalista, con un abbandonano dello stile dei primi anni del ‘900, e con una predilezione per soluzioni lineari e funzionali. Giuseppe Vaccaro è certamente tra gli architetti che in Emilia Romagna, ma anche a livello nazionale, hanno maggiormente influenzato lo stile del periodo storico a cavallo tra gli anni 20’ e 40’ del novecento. Molte sono le sue collaborazioni con altri architetti di riferimento del periodo, come Marcello Piacentini.

ORARIO
Sabato: 10:00 - 17:00 (ultimo ingresso 16:30)

Domenica: 10:00 - 17:00 (ultimo ingresso 16:30)

Attenzione: in caso di grande affluenza gli ingressi potrebbero essere sospesi prima dell'orario di chiusura indicato

Contributo suggerito a partire da: € 3,00
Viale Risorgimento, 2


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