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"Bologna ai tempi del fascismo"

Dal 21 al 25 aprile, tutti i giorni sulla pagina Facebook del Teatro Testoni Ragazzi, un racconto in cinque puntate degli anni che corrono tra la fine della Grande Guerra e la caduta del regime fascista in Italia, realizzato dalle ragazze e dai ragazzi del laboratorio Errabanda.

Anni importanti per la nostra storia raccontati portando particolare attenzione agli episodi e ai fatti che hanno maggiormente influenzato Bologna, narrando le trasformazioni e i cambiamenti vissuti dalla città e dai suoi cittadini. L’avvento dello squadrismo, la strage di Palazzo d’Accursio, il progetto della “Grande Bologna”, le leggi razziali e l’antisemitismo, l’entrata in guerra e la caduta del regime.

Questa restituzione a puntate è l’elaborazione dello spettacolo "Bologna ai tempi del fascismo" che avrebbe dovuto debuttare ad aprile 2020, a conclusione del percorso biennale del laboratorio Errabanda, che ogni due anni produce uno spettacolo sulla storia di Bologna.
Purtroppo la pandemia ha interrotto il progetto, e ancora oggi pensare di mettere in scena uno spettacolo con 23 adolescenti a teatro risulta inimmaginabile, ed estremamente complesso.
A distanza di un anno si è riusciti a trovare un modo per non farlo naufragare, cambiando il formato, ma non la sostanza.

Le puntate andranno online dal 21 al 25 aprile, e saranno recuperabili tramite l'account Facebook del teatro

BOLOGNA AI TEMPI DEL FASCISMO
Un podcast in 5 puntate
testo di Gabriele Marchioni
interpretato dalle voci delle ragazze e dei ragazzi di ErraBANDA: Giada Di Liberto, Elisabetta Fabbri, Edoardo Galeotti, Ludovica Blu Iaquinta, Alba Michelessi, Nicole Pagani, Michelle Pratizzoli, Anita Roffi, Luca Sangiorgi, Marta Vecchi.

Episodio 1 - Dalla fine della prima guerra mondiale alla creazione dei fasci di combattimento
La fine della prima guerra mondiale riporta la pace in un’Europa lacerata dalla guerra di trincea, ma il prezzo è molto alto. Per tutti, vinti e vincitori. La guerra ha logorato gli animi e abituato le persone ad accettare l’uso della violenza come forma di affermazione.
  
Episodio 2 - Il biennio rosso e la strage di Palazzo d’Accursio
Nel primo dopo guerra la società civile si divide. Da un lato le ideologie socialiste ispirano la classe operaia e contadina a rivendicare diritti che sono sempre stati negati. D’altra parte c’è chi teme il cambiamento per paura di perdere privilegi che da tempo sono stati acquisiti. A Bologna la tensione sociale sfocia in aperto conflitto e porta ai tragici fatti di Palazzo d’Accursio.

Episodio 3 - Dalla marcia su Roma all’omicidio di Anteo Zamboni 
Il fascismo trova sempre più consensi e a seguito della marcia su Roma va al governo. Bologna vive un momento di grande trasformazione urbana, nuovi palazzi, costruzioni moderniste e anche il nuovo stadio, il Littoriale, inaugurato il 31 ottobre 1926, giorno del tentato omicidio di Mussolini. A seguito del fallito attentato, vengono emanate nuove leggi repressive che puntano a eliminare ovunque il dissenso nei confronti del regime.

Episodio 4 - Il Grande Bologna di Arpad Weisz e le leggi razziali
L'educazione e la pratica sportiva hanno un ruolo fondamentale nel regime fascista, lo sport diviene rappresentazione della potenza e dell'identità nazionale. Gli anni ’30 sono quelli del Grande Bologna, la squadra di calcio di Arpad Weisz. L’allenatore ungherese che porta la squadra a vincere in Europa e che è costretto all’esilio a seguito delle leggi razziali introdotte da Mussolini.

Episodio 5 - Gli anni del consenso, il secondo conflitto mondiale e il 25 aprile.
L’affermazione del fascismo passa anche attraverso partecipate manifestazioni pubbliche, come quella in piazza Maggiore il 25 ottobre 1936, anche se il consenso non è unanime. L’entrata in guerra e gli eventi che portano all’armistizio durante la seconda guerra mondiale conducono alla fine della dittatura.

"Bologna ai tempi del fascismo" è parte di “Così sarà! La città che vogliamo”, il progetto promosso dal Comune di Bologna, realizzato da ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione, finanziato dall’Unione Europea – Fondo Sociale Europeo, nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020 (PON Metro).

Scopri di più sul progetto su www.cosisara.it
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Qualche domanda? Scrivi a info@cosisara.it


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