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All'Arena del Sole il vizio dell'arte con il Teatro dell'Elfo

Arriva a Bologna all’Arena del Sole, dal 14 al 17 gennaio, l’atteso lavoro del Teatro dell’Elfo, Il vizio dell’arte (The Habit of Art) di Alan Bennett, messo in scena da Ferdinando Bruni e Francesco Frogia. La pièce, dopo aver debuttato a Milano dell’ottobre 2014 ha visto un fortunato anno di repliche, diventando uno degli spettacoli più apprezzati prodotti nella scorsa stagione, vincitore del Premio Hystrio Twister 2015 e Premio Ubu 2015 per il miglior testo straniero.

La commedia è un esilarante gioco di "teatro nel teatro": assistiamo alla prova di una nuova produzione del National Theatre, intitolata Il giorno di Calibano. Cuore del play è l'incontro falso, ma verosimile, tra il grande compositore Benjamin Britten e il poeta Wystan Hugh Auden, intervistati da un dottorando che si sdoppia nel ruolo del loro vero biografo Humprey Carpenter. I due amici si rivedono dopo vent’anni di lontananza e si scoprono vecchi e catturati dalle loro ossessioni.

La genialità di Bennett non emerge solo nel confronto serrato tra i due protagonisti, che si scindono nei ruoli degli attori e dei loro celebri personaggi, legati da una reciproca strana attrazione. Intorno, infatti, si agitano gli altri interpreti: l'autore, il direttore di scena e i tecnici, tutti alle prese con le idiosincrasie, le insicurezze e i vizi di ogni compagnia teatrale, descritti con l'acutezza e la cattiveria di che le ha vissute dall'interno.

L’ironia tagliente di Bennett viene espressa con leggerezza e comicità nel lavoro di Bruni e Frongia, ma è capace di ricostruisce, tra ridicolo e crudeltà, i rapporti umani fatti di passioni, cultura, amore per l’arte, immoralità e reciproche diffidenze.

Lo spettacolo sospeso tra finzione e realtà, tra una risata e un’amara battuta lascia riflettere su tematiche più profonde: gli affetti, l’omosessualità, la vecchiaia, il peso della vita. 


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