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TTTXTE: al Parco di Villa Ronchi la stagione teatrale di Crevalcore

Peppe Servillo

Dal 9 giugno al 12 luglio 2021 il Parco di Villa Ronchi a Crevalcore (Via Argini Nord n. 3277 (loc. Bolognina di Crevalcore) ospita TTTXTE – Crevalcore, la stagione teatrale di Crevalcore, organizzata dall’Area Servizi Culturali del Comune di Crevalcore, con la direzione artistica di Alex Carpani. Un cartellone ricco di nomi eccellenti del mondo dello spettacolo italiano, quali Iaia Forte, Javier Girotto, Giovanni Veronesi, Laura Curino, Natalino Balasso, Peppe Servillo, Geoff Westley, Lello Arena, con produzioni che toccano i maggiori teatri nazionali sono la peculiarità di questa edizione, che per la prima volta è all’aperto e per la prima volta è nello splendido parco di Villa Ronchi a Bolognina di Crevalcore.

Il programma: 

Mercoledì 9 giugno 2021 alle ore 21.00 Ian Forte, accompagnata dal sax di Javier Girotto, è l’interprete e la regista di Interno Famigliare, racconto tratto dalla raccolta Il mare non bagna Napoli, capolavoro di Anna Maria Ortese, che con sensibilità dolorosa racconta Napoli attraverso il corpo e la voce di Iaia Forte.
E’ la vigilia di Natale e in una grande casa nel quartiere di Monte di Dio, Anastasia Finizio, un’adulta zitella, viene a sapere che è tornato in città, dopo anni di assenza, un giovane di cui era stata innamorata. Questa notizia le risveglia i sogni sopiti, le fa immaginare la possibilità di una vita nuova, aprendola ad un amore che, però, si rivelerà illusorio. Rinunciandovi rinuncerà a sé stessa e la sua vita ritornerà ad essere scandita solo da “casa e lavoro, lavoro e casa”. Intorno a lei una famiglia atroce in cui gli egoismi e le invidie condannano i personaggi ad una solitudine amara. E’ un nero presepe questo, in cui la Ortese fa muovere con prepotente violenza, verità e passione queste icone di una falsa felicità domestica, microcosmo e metafora di Napoli stessa ( in caso di maltempo lo spettacolo è rinviato martedì 29 giugno). 

Lunedì 14 giugno Laura Curino e Renato Sarti sono in scena con Il Rumore del Silenzio, testo e regia di Renato Sarti. Lo spettacolo, che il regista ha dedicato a Piazza Fontana nel cinquantenario della strage, è un viaggio nella memoria per chi ha vissuto quegli eventi e per chi invece non ne sa niente. Il 12 dicembre 1969 alle 16:37 nella Banca dell’Agricoltura di piazza Fontana a Milano esplose una bomba che causò la morte di 17 persone e ne ferì 88. A più di cinquant’anni di distanza, lo spettacolo racconta il tentativo di allora di sovvertire la democrazia attraverso il caos, le bombe e l’uccisione di innocenti, soffermandosi soprattutto sugli aspetti umani, sulla sfera personale delle vittime. Renato Sarti dà voce al dolore dei parenti di chi perse la vita nella strage. Laura Curino, grande interprete del teatro di narrazione, dà voce a Licia Rognini, moglie di Giuseppe Pinelli, uomo simbolo della tradizione anarchica libertaria che nel 2009 fu riconosciuto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano come diciottesima vittima della strage. Uno spettacolo che contribuisce a combattere l’oblio della memoria storica, attraverso le parole civili e umane del teatro ( in caso di maltempo lo spettacolo è rinviato sabato 19 giugno). 


Martedì 23 giugno Liberi Tutti! con Giovanni Veronesi e Musica Da Ripostiglio, testo e regia di Giovanni Veronesi.  Uno spettacolo rodato e suggestivo nato dal connubio artistico tra Giovanni Veronesi e i Musica da Ripostiglio, dove racconti inediti sul mondo del cinema e dello spettacolo, digressioni musicali e momenti di ironia sono gli ingredienti di uno show multiforme e imprevedibile. Veronesi, che tutti conoscono come regista di film di successo, come Il mio West con Harvey Keitel e David Bowie, ricopre qui contemporaneamente i ruoli di regista, attore e presentatore, scardinando la ‘quarta parete’ teatrale, entrando in confidenza totale con il pubblico e dando sfoggio di grandi doti improvvisatorie, stravolgendo la scaletta e divertendosi a mettere in difficoltà i Musica da Ripostiglio con richieste assurde e improbabili. Il risultato è uno spettacolo sempre diverso, cangiante, mutevole dove musica, teatro e cinema convivono sotto lo stesso tetto e dove goliardia e ironia sono ospiti fisse (in caso di maltempo lo spettacolo è rinviato a venerdì 25 giugno).

Mercoledì 30 giugno è di scena la satira di Natalino Balasso con Dizionario Balasso, testo e regia dello stesso Balasso. Un grande libro al centro del palco con all’interno oltre 250 lemmi che l’artista veneto consulta con il pubblico e a seconda della parola casualmente trovata improvviserà monologhi a partire dalla definizione del lemma. Il tutto incentrato sulla nostra comprensione del mondo e sul valore della parola “definizione”, termine che sarà disinnescato e dissacrato, perché “la definizione è ciò che ci fa vedere il mondo in maniera distorta”. Alcune definizioni dal dizionario particolare di Balasso:
LIBERTÀ: La tua libertà finisce dove finiscono i tuoi soldi. LEADER: Individuo scelto da un gruppo perché dica agli altri cosa fare anche se non ne ha la minima idea. PRODUTTIVITÀ: Più è alta la tua, più ci guadagnano gli altri. WESTERN: Togliendo i colpi d’arma da fuoco diventa un documentario sulle catene montuose del Nord America. REGOLE: Chi le fa è già in vantaggio su chi le deve rispettare ( in caso di maltempo lo spettacolo è rinviato a domenica 4 luglio).

Giovedì 8 luglio un’incursione nel mondo di Rodari con Favole Al Telefono… E Al Pianoforte con Peppe Servillo e Geoff Westley con accompagnamento di sassofoni, percussioni, contrabbasso, violino e trombone, regia di Peppe Servillo. “Musicare le favole al telefono di Gianni Rodari” – scrivono gli interpreti- “ci dà la possibilità di indagare il suo linguaggio della fantasia attraverso la musica, cosa che sicuramente a lui sarebbe molto piaciuta”. La sua capacità di saper parlare a tutti si sposa con il linguaggio universale della musica, composta ed eseguita da Geoff Westley, immaginando quanto potesse avvenire tra un padre e un figlio al telefono alcuni anni fa. Servillo dà l’ennesima prova di artista a tutto tondo, versatile e carismatico, mentre Westley si conferma uno dei compositori più prestigiosi al mondo, come testimoniano anche le sue collaborazioni con Peter Gabriel, Phil Collins, Andrew Lloyd-Webber, Hans Zimmer e qui in Italia con Lucio Battisti, Fabrizio De Andrè, Lucio Dalla, Claudio Baglioni, Laura Pausini, per citarne solo alcuni (in caso di maltempo lo spettacolo è rinviato a venerdì 9 luglio).


Lunedì 12 luglio la rassegna si chiude con un grande del teatro partenopeo, Lello Arena è, infatti, il protagonista di Oh, That Chaplin!, con lui sul palco Francesca Taviani al violoncello e Rossella Giordano  al pianoforte. Oh, That Chaplin! è il racconto del più grande fallimento di uno dei più straordinari geni del cinema di tutti i tempi. Pochi sanno che, prima di intraprendere la sua carriera cinematografica, Chaplin considerò seriamente la possibilità di affermarsi come violoncellista. Scrisse un repertorio musicale ad hoc in previsione della sua futura carriera di solista e insieme a Bert Clark, un pianista, inaugurò anche una sede per le loro edizioni musicali, stampando duemila copie degli spartiti e aspettando la folla di clienti che sarebbero dovuti arrivare a frotte. Invece vendettero soltanto tre spartiti e dovettero rapidamente chiudere i battenti per evitare la bancarotta. Quando Chaplin divenne celebre, si concesse il piacere di riproporre quel repertorio, così come lo aveva concepito, davanti ad una platea scelta di amici e ospiti che intratteneva in serate straordinarie, con la sua musica e aneddoti e curiosità sulla sua vita ( in caso di maltempo lo spettacolo è rinviato a mercoledì 14 luglio).


 


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