Economia

La Perla: il ministro Urso incontra commissari e sindacati

L'obiettivo è di acquisire lo storico marchio del Made In Italy e rilanciarlo. Intanto le 'perline' sono in cassa integrazione

Foto archivio

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Sarà impegnativa la trasferta bolognese per il ministro delle Imprese e del Made In Italy, Adolfo Urso. Dopo l’inaugurazione del Cosmoprof al mattino e la visita al supercomputer Leonardo al Tecnopolo nel tardo pomeriggio, incontrerà in Prefettura i commissari straordinari nominati per la gestione di La Perla insieme ai sindacati. Un tavolo che segue il via libera del ministero del Lavoro alla cassa integrazioni per le oltre 200 lavoratrici dello storico brand del lusso. Il ministro ha anche espresso il desiderio di conoscerle e visitare lo stabilimento di via Mattei.

Una crisi che viene da lontano

La crisi di La Perla ha radici lontane. Nell’ultimo periodo la storica azienda bolognese era stata acquistata dal fondo Tennor di proprietà del finanziere tedesco Lars Windhorst. A fine gennaio il Tribunale di Bologna ha aperto la procedura di liquidazione giudiziale dell’azienda di via Mattei e nominato dei commissari per gestire le attività dell’azienda. Da lì è partito l’iter che ha portato alla concessione della cassa integrazione per le ‘perline’, come affettuosamente sono state soprannominate le dipendenti del gruppo. Per mesi le lavoratrici hanno impiegato la loro pausa pranzo per protestare all’esterno dell’azienda e tutelare i loro posti di lavoro, raccogliendo la solidarietà di politici, sindacalisti, personaggi della cultura e di tanti cittadini.

Le rassicurazioni del ministro Urso

Il ministro Urso, sia alla Camera sia ad un incontro alla Luiss, ha ribadito di voler tutelare lo storico marchio della moda italiana.  "Siamo intervenuti in maniera efficace – ha assicurato Urso - sia per quanto riguarda l'utilizzo della cassa integrazione sia per le procedure per l'acquisizione del marchio”. Una volta completate le procedure, chi le aziende interessate potranno “investire su questo straordinario marchio del Made in Italy e quindi sui lavoratori e le lavoratrice dello stabilimento di farlo nel migliore modo possibile". Per rilanciare La Perla il ministro è intenzionato ad utilizzare tutti gli strumenti offerti dai provvedimenti a tutela del Made in Italy, sul modello di quanto già testato con l'ex Ilva. Un'apertura che subito era stata accolta favorevolmente dalle istituzioni locali.

Le reazioni dell’assessore Vincenzo Colla

"Se il governo vuole difendere concretamente il Made in Italy intervenga e si impegni ad acquisire il marchio La Perla - è stata la replica dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla - .Questo è il vero nodo da sciogliere al più presto, per difendere un pezzo storico dell'abbigliamento del nostro Paese, un'eccellenza che proprio quest'anno compie 70 anni".


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