Economia

Reddito di cittadinanza: cosa c'è da sapere sulla card da 780 euro al mese

E' online il sito internet. Domande al via a partire dal 6 marzo 2019

E' on line il sito dedicato al reddito di cittadinanza. A presentare il portale è stato lo stesso ministro Luigi Di Maio: "Una rivoluzione per il mondo del lavoro. Oggi è una grande giornata" ha commentato Di Maio.

Chi può fare domanda

Può essere chiesto sia on line che attraverso i Caf o agli sportelli Postali. È obbligatorio per tutti presentare la dichiarazione ISEE che attesti di avere un reddito inferiore inferiore ai 9360 euro annui. Un altro paletto riguarda il patrimonio immobiliare diverso dall’abitazione principale, che non deve essere superiore ad una soglia di 30mila euro. 

E' necessario essere cittadino italiano o europeo o lungo soggiornante e risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa.

Il beneficio assume la denominazione di Pensione di cittadinanza se il nucleo familiare è composto esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni.

E' stata lanciata anche una app con il quiz del reddito di cittadinanza; “Scopri se hai diritto al reddito di cittadinanza!"

A quanto ammonta

L’assegno (per un single) sarà di 780 euro solo se il richiedente vive in affitto; se il percettore ha una casa di proprietà in cui abita avrà diritto a 500 euro, se su quella casa ha un mutuo da pagare potrà percepire fino a 650 euro. Nel caso di famiglie, o single con figli a carico, l’importo aumenta. Una famiglia con due adulti e due figli piccoli (sotto i 14 anni) percepirà ad esempio 1180 euro, fino ad un importo massimo di 1330 euro mensili per famiglie particolarmente numerose composte da tre adulti e almeno due figli. Ma attenzione: il reddito è fino ad "esaurimento scorte". 

Il reddito sarà erogato su una carta di pagamento. È possibile prelevare fino a 100 euro in contanti per i single e fino a 210 euro per le famiglie numerose. Attenzione però: i soldi del reddito dovranno essere spesi tutti, altrimenti il mese successivo l’assegno sarà decurtato del 20%. Secondo Di Maio i soldi del reddito di cittadinanza non potranno essere usati per il gioco d’azzardo, ma ovviamente concedendo la possibilità di ritirare del denaro cash sarà molto difficile fare controllo in questo senso. Ogni famiglia avrà una sola carta, ma dall’anno prossimo ogni componente maggiorenne potrà avere la propria.

Patti per il lavoro

Il Reddito di cittadinanza è associato ad un percorso di reinserimento lavorativo e sociale, di cui i beneficiari sono protagonisti sottoscrivendo un Patto per il lavoro o un Patto per l'inclusione sociale.

Dimissioni, auto nuove e rifiuto proposte di lavoro

Non avranno accesso al reddito i "i nuclei familiari che hanno tra i componenti soggetti disoccupati a seguito di dimissioni volontarie nei dodici mesi successivi alla data delle dimissioni, fatte salve le dimissioni per giusta causa". In sostanza se vi licenziate niente reddito per un anno.

Un altro requisito riguarda il possesso di autoveicoli o motoveicoli. Nel testo del decreto si legge, testuale: "Nessun componente il nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avente piena disponibilità di autoveicoli immatricolati per la prima volta nei sei mesi antecedenti la richiesta", oppure, "di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc, nonché motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei due anni antecedenti, fatti salvi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista un’agevolazione fiscale in favore della persone con disabilità".

In sostanza, chi possiede un’auto immatricolata nei sei mesi precedenti alla richiesta non otterrà il sussidio. E così pure chi ha un’auto di cilindrata superiore ai 1600 cc (o una moto di cilindrata superiore ai 250 cc) immatricolate due anni prima. Il divieto vale per tutti i componenti del nucleo familiare. È inoltre escluso dal beneficio chi possiede "navi o imbarcazioni da diporto". 
Reddito di cittadinanza e offerte di lavoro: chi rischia di perdere il beneficio

Non riceveranno più il reddito ci cittadinaza quei beneficiari che rifiutano tre offerte di lavoro congrue. La prima offerta dovrà arrivare entro 100 km di distanza dalla residenza nei primi sei mesi di fruizione del beneficio; se questa viene rifiutata la seconda può arrivare entro i 250 km. Se viene rifiutata anche questa la terza può arrivare da tutta Italia. Ma dopo il primo anno la prima offerta può arrivare da 250 km e la seconda da tutta Italia.

 


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