Economia

Elisabetta Franchi. Dopo le parole sulle donne 'over', azienda sotto la lente di ingrandimento

Sulla casa di moda bolognese si sono accesi i riflettori della Regione e dell'Ispettorato del lavoro, che hanno aperto un tavolo di confronto con l'azienda . Alvisi: "I numeri parlano"

Elisabetta Franchi

La casa di moda bolognese sotto la lente di ingrandimento dopo che qualche mese fa scoppiò un vero e proprio caso a seguito delle parole pronunciate da Elisabetta Franchi durante un incontro pubblico. Nell'occasione la stilista bolognese spiegava che in azienda puntava sulle donne 'anta', perchè "se dovevano far figli o sposarsi lo avevano già fatto e quindi io le prendo che hanno fatto tutti i giri di boa, sono al mio fianco e lavorano h24, questo è importante". Parole che scatenarono un putiferio. E pure qualche blitz di protesta in città.  Ne seguì un vespaio di portata nazionale, con l'imprenditrice costretta a giustificarsi assicurando che nella sua aziende le donne non vengono discriminate.

Regione e dell'Ispettorato del lavoro si muovono

In questi mesi, però, c'è chi non si è accontentato delle rassicurazioni 'a parole' di Franchi. Sull'azienda si sono accesi i riflettori della Regione e dell'Ispettorato del lavoro, che hanno aperto un tavolo di confronto con l'azienda che sta per produrre i primi risultati. "I numeri parlano". Questa- come riporta l'Agenzia Dire - la sentenza sibillina di Sonia Alvisi, consigliera di Parità dell'Emilia-Romagna, senza aggiungere altro in attesa di aver visionato tutti i documenti inviati dalla casa di moda. In particolare, allo studio ci sono i rapporti biennali sulla parità di genere (obbligatori per le imprese sopra i 50 dipendenti) dai quali "possono emergere dati significativi".

A giugno il primo incontro  

La consigliera di Parità si è mossa subito, una volta scoppiato il caso, a maggio scorso. A giugno c'era già stato il primo incontro con l'Ispettorato del lavoro a cui sono seguite le interlocuzioni con l'azienda. Un iter che si è concluso a fine novembre con l'invio da parte di Elisabetta Franchi di tutta la documentazione richiesta dalla Regione. "Se ci sono delle irregolarità verranno sanzionate, ma io auspico che si arrivi a un protocollo di buone pratiche che consenta di migliorare le condizioni di chi lavora in quell'azienda", conclude Alvisi.  
 


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