Cucina

Sfrappole, chiacchiere, bugie...per carnevale: la ricetta

Sono sfiziose e leggere, anche se vengono fritte. Nate dall'intuizione di un cuoco di corte, per accompagnare le confidenze dei nobili durante le pause. Diffuse su tutto il territorio nazionale, hanno un nome diverso anche a poca distanza tra le città

"Sfrappole" è il nome che i bolognesi hanno loro conferito, ma in ogni angolo d'Italia questi dolci fritti vengono chiamati in un modo diverso. Qualche che sia la nomea, il periodo in cui questi dolci vengono preparati è sempre il medesimo, e cioè intorno a carnevale. Qui di seguito potrete vedere la ricetta, secondo una delle mille preparazioni illustrate nelle ricette della tradizione popolare bolognese.

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INGREDIENTI
Farina 250 g
Uova 1
Burro 10 g
Succo Di Arancia 50 g
Liquore 15 g
Zucchero a velo e sale q.b.
Strutto q.b.

TEMPO
Circa 2 ore

DIFFICOLTA'
Media

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PREPARAZIONE

Impasto. Ammorbidire il burro e riporlo al centro di un vulcanello di farina su un'assetta. Unire ammalgamando l'uovo, il sale, il succo d'arancia, il liquore, e anche una manciata di zucchero a velo. Il composto ottenuto deve essere omogeneo ed elastico. Dopo la preparazione il composto va lasciato qualche ora in frigorifero. Nel fratempo ripulire la spianatoia e infarinarla bene. Spianare poi l'impasto con il mattarello, fino a tirare una sfoglia molto sottile. Disegnare infine dei rettangoli molto allungati, indicativamente 5X10.

Frittura. Sciogliere in un tegame capiente abbondante lo strutto. In altenativa può essere usato dell'olio di arachide. Una volta a temperatura (il liquido deve friggere al contatto, ma non fumare) immergere le sfrappole. Appena immerse muoverle leggermente, così da donare la classica forma irregolare e "annodata". Scolarle con la ramina quando saranno leggermente dorate, e riporle su carta assorbente. Una volta lasciate brevemente riposare, cospargerle di zucchero a velo in quantità. 


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